Auronzo di Cadore

Posto ad una quota di m. 864 sul livello del mare e con circa 4000 abitanti, il Comune di Auronzo si snoda per oltre 8 chilometri nel fondovalle più lungo del Cadore per una superficie complessiva di circa 220 Kmq.

Il Comune di Auronzo di Cadore è una delle mete principali per il turismo estivo ed invernale della zona. Il paese è composto da 11 borgate e/o frazioni: Cima Gogna, Cella, Villapiccola, Villagrande, Riziò, Reane, Pause, Ligonto, Giralba, S. Marco e Misurina.

E’ delimitato a nord dalle pendici meridionali del monte Aiarnola ed a sud, in parte, dall’esistente lago di S.Caterina, alimentato dal torrente Ansiei e che si è formato negli anni ’30 in seguito della costruzione della diga omonima. La presenza del predetto specchio d’acqua artificiale fa si che Auronzo di Cadore sia dotato di una spiaggia attrezzata e sia periodicamente cornice di importanti competizioni di motonautica e di canoa. Attorno al lago si snodano peraltro vari percorsi pedonali e ciclabili.

Sotto il profilo architettonico vanno ricordate la settecentesca chiesa parrocchiale di S.Giustina a Villagrande, la chiesa di S.Lucano a Villapiccola di stile neoclassico e la cinquecentesca Chiesa di S. Caterina a Cella ,(l’edificio di culto più vasto del Cadore),la chiesa della Madonna delle Grazie (eretta nel 1743 come voto degli auronzani alla Madonna); la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano (in stile neoclassico fu edificata nel 1858); la chiesa della Regina Pacis a Reane (del 1952) ed infine la chiesa della Salute della Salute a Misurina (è del 1900).

Recentissima è la chiesa di Santa Maria Santissima di Monte Piana a Monte Piana (1965).

Fanno da sfondo ad Auronzo montagne come appunto le Tre Cime di Lavaredo, la Croda dei Toni, i Cadini e il Corno del Doge. Auronzo durante la prima guerra mondiale diventò presidio dei soldati italiani.
A Monte Piana sono ancor oggi intatte le trincee e le gallerie scavate allora nella roccia; è stato allestito anche un piccolo museo ricco di documenti, fotografie e reperti risalenti agli anni della Grande Guerra.

Dirigendosi lungo la S.R. 48 “delle Dolomiti” che porta verso Misurina, si attraversa la località di Palus S.Marco ove ci si può addentrare nella Foresta di Somadida attualmente di proprietà del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e che fu donata nel 1463 dai Cadorini a Venezia per ricavarne il legname necessario alla costruzione per le sue navi.

Un cenno merita sicuramente la borgata di Misurina famosissima per il suo lago.

Il lago di Misurina è il lago naturale più grande del Cadore . Il lago è lungo circa 1000 m. e largo 300 m. e la profondità è di 5 metri.

Le particolari caratteristiche climatiche dell’area intorno al lago rendono l’aria particolari soffre di patologie respiratore. Infatti qui si trova l’unico centro in Italia per la cura dell’asma infantile.

Nei pressi del lago si trovano lunga coda di alberghi con una capacità ricettiva di circa 500 posti letto. Oltre agli alberghi, il grande edificio che appare guardando il lago da nord verso sud, è una casa di cura.

La maggior parte degli inverni il lago ghiaccia completamente divenendo cosi praticabile in tutta la sua estensione. In inverno vi si tengono cavallo sulllo a cavallo sulla superficie ghiacciata.


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