Il mulino, oggi di proprietà Del Favero, probabilmente
esisteva già nel 1700. Su una tavoletta votiva donata per "Grazia
ricevuta da Baldassare de fu Gerolamo de Mejo li 8 agosto 1764" vi
è disegnato un mulino con tre ruote lignee, che con molta probabilità
potrebbe essere quello di Del Favero.
Da quanto risulta dal Registro dei Contribuenti delle Imposte sui fabbricati
del 1903, vi é un mulino al mappale n°2002 di proprietà
di Baldovin Stefin Paolo fratelli e sorelle fu Gio Batta. Dalla "Pratica
n°443, Piccola Derivazione, Ufficio Genio Civile di Belluno", si
può apprendere che il mulino era di proprietà di Baldovin
Gio-Battista Rosario, Dorotea-Maria e Da Pra Piazza Apollonia, che presentarono
la domanda di concessione dell'acqua per un periodo di trent'anni, dal 1917
al 1947, per una potenza di 3,35 HP, ottenuta da un salto di 5,3 m. Prima
del rinnovo della concessione il mulino apparteneva a Baldovin Stefinuto-Lucio
fu Giovanni.