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La fucina Baldovin Marin Lorenzo fu Marino venne installata verso la fine del XIX secolo in un vecchio fabbricato; nel progetto presentato nel 1926 é segnata lungo la roggia derivata dal Rio Rin. Il sig. Lorenzo, dopo un periodo d'apprendistato nella fucina degli "Spinotti" in località Ronzie a Lozzo, impiantò qui la sua attività, provvedendo personalmente a fare il carbone da utilizzare nella fucina, nel bosco di Ciampivei, nei pressi di Col Negro.
L'officina sfruttava l'acqua derivata dal Rio Rin per mezzo di una roggia, che azionava la ruota esterna posta sul lato est dell'opificio.
Parte dei meccanismi di trasmissione erano stati costruiti dallo stesso Baldovin Marin Lorenzo.
L'albero di trasmissione era collegato alle pulegge di legno posizionate, per la maggior parte, sotto il soffitto dell'officina. Tramite delle leve era possibile azionare uno o più macchinari presenti nella fucina: il trapano, la ventola, la fresa.

 

Particolare di ciò che rimaneva della ruota esterna della fucina fino a qualche anno fa

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