La ditta dei fratelli Baldovin Carulli
aveva costruito nel 1915 una centralina in fondo al paese in località
"Ronzie", su progetto dell'ing. G. De Zolt. Nel 1916 erano già
state costruite le opere "
per derivazione d'acqua dal Rio Rin
presso l'abitato di Lozzo di Cadore per produzione di forza motrice a scopo
industriale e precisamente per lavorazione del legname
".
In data 24 agosto 1926 il podestà comunicava ai fratelli Baldovin
Carulli l'approvazione della "domanda per la concessione del permesso
di passaggio con tubazione di cemento per la conduttura lungo la strada
vicinale Spesse-Manadoira dell'acqua necessaria all'impianto di un'officina
per la produzione dell'energia elettrica".
Il 20 novembre 1926 la ditta dei fratelli Baldovin Carulli aveva già
presentato al presidente del R. Magistrato alle Acque il progetto del geom.
Marco Baldovin per la realizzazione della conduttura dell'acqua lunga 662,35
m, del diametro di 30 cm e un salto di 70,16 m, per far funzionare i motori
dell'impianto della centralina.